636020.DRR – Codice energetico 20230123
IN FASE DI ELABORAZIONE (Ricerca Responsabili)
Codice Energetico
Proposta – Finora il risparmio energetico è al punto 0.1, almeno in Italia, ricordiamo le prescrizioni rispetto le leggi nel campo del risparmio energetico degli edifici, negli altri settori l’uso dell’energia non è meglio regolamentato e gestito. Un tecnico del settore sintetizzava come sono andate le cose in questi ultimi quarantacinque anni dando queste informazioni: edifici con pratica edilizia fino al 1977 dovrebbero essere in classe energetica E, F o G, edifici dopo il 21/02/1978 in classe D, dopo il 21/10/1993 in classe C o D, dopo l’8/10/2005 in classe B o C, dopo 2/02/2007 in classe A o B. Le leggi obbligavano dopo il 21/02/1978 a presentare in Comune la progettazione dell’isolamento termico e degli impianti di climatizzazione in fase di nuove costruzioni o modifica degli edifici esistenti. Qualcuno si domanda perché non ha funzionato poiché erano leggi della Repubblica; i soggetti pubblici: comuni, provincie, regioni, ministeri, classe politica; i soggetti privati: costruttori edili, categorie professionali, professionisti, imprese edili, immobiliari, faccendieri e oligarchi oggi di moda! Un’analisi del perché è successo questo: i gestori dell’istituzione pubbliche e le categorie private erano dalla stessa parte ovvero del più forte, i cittadini come sempre hanno pagato tutte le conseguenze. Si calcola uno spreco energetico dovuto pari a circa il 30% per il riscaldamento degli edifici dovuto al non rispetto delle norme. Poi in questa fase del 110% dove case costruite dopo il 1978 sono classificate in classe G per poi fare interventi per classificarle in classe E è la cosa più assurda, poiché dovevano essere già in classe D. Se nei ministeri le cose funzionassero si doveva intervenire sugli edifici più vetusti per elargire il denaro pubblico, il catasto energetico di tutti i consumi diventa urgente. Se il libretto degli edifici era obbligatorio come in altri paesi europei, si potevano progettare interventi dove il consumo energetico era più elevato. Competenze ↔ Democrazia ↔ Tracciabilità ↔ Monitoraggio CDTM non sono minimamente interconnesse le istituzioni devono utilizzare tutte le potenzialità tecnologiche e digitali per l’interesse comune. La proposta di un Codice Energetico diventa impellente, il problema è la semplificazione delle regole dei soggetti esecutori delle opere e dei controllori, le categorie sopra elencate agiscono solo per interessi del sistema o peggio ancora personali, riuscire a interconnettere il tutto dipende dalla volontà politica che deve permettere ai cittadini di capire che siamo in una fase storica dove l’energia deve essere consumata in modo corretto in tutti i settori delle attività umane. Avere sul nostro territorio un numero massimo di 1.000 comuni, un ministero dell’energia, le regole tecniche esistenti prodotte da noi italiani sono perfette, bisogna che il Codice energetico sia invece comprensibile e gestibile da uffici tecnici territoriali, non politici.
Procedura – Petizione ai parlamentari di Camera e Senato della Repubblica Italiana.
Regole – Ai sensi dell’articolo 50 della Costituzione in qualità di cittadino italiano presento la presente petizione al Senato e alla Camera, relativa alla stesura di un codice energetico, visto in una prospettiva europea di integrazione delle regole comunitarie.
Azione 1 Istituzionale – All’attenzione: Presidente della Repubblica, del Senato, della Camera, a tutti i rappresentanti politici istituzionali. È opportuno che i parlamentari di propria iniziativa promuovano e sostengano questa proposta, che il parlamento prenda tutti i provvedimenti legislativi per modificare la normativa esistente, compreso il referendum costituzionale se necessario nel caso che non sia approvato dalle camere. Questo invito è rivolto a tutti i parlamentari e ai relativi gruppi di appartenenza.
Azione 2 Popolare – Azione culturale-politica-connessioni per tutti gli studenti delle scuole superiori di secondo grado, universitari e comunità varie. Necessità che intellettuali, centri di ricerca, dipartimenti universitari si coordino per la ricerca e progettazione di questa iniziativa:
Conoscenze e Regole – Vedere Rac, Cap e CAP; nel sito: www.get2021.it
CAP.2010.PD Progetto “get2021” – Indicazioni propedeutiche per studenti, intellettuali, università, e istituzioni.
Rac. 35 – Ecologia.
CAP.350030.PS Manuale di ecologia, sostenibile ed educazione ambientale, Angelini e Pizzuto.
CAP.350060.D Ecologia, Scienze sociali Treccani, di Raimondo Strassoldo, 1993.
CAP.350100.CP Manuale per la gestione dei Siti Natura 2000, Ministero dell’Ambiente.
Rac. 56 – Territorio.
CAP.560020.D Pianificazione del territorio, Scienze sociali Treccani, di Bernardo Secchi, 1998.
CAP.560100.D Città, Scienze sociali Treccani, di Pierre George, 1991.
CAP.562060.D Gestione del territorio, Treccani.
Rac. 61 Democrazia.
CAP.610010.RR Codice di democrazia.
CAP.610040.D Democrazia, Scienze sociali Treccani, di Giovanni Sartori, 1992.
CAP.610200.PD Democrazia, GET – Gettare nell’Evoluzione Tutto, di Rino Masseroni, 2018.
CAP.612020.RR Ministero della Democrazia.
CAP.612040.DP L’Unione europea sulla strada della democrazia partecipativa, di Delia Ferri, 2011
CAP.612050.D La partecipazione politica in Italia, Quaderni di sociologia, 2012
CAP.612070.D Partecipazione sociale, Scienze sociali Treccani, di Paolo Ceri, 1996
CAP.615030.D Azione sociale, Scienze sociali Treccani, di Raymond Boudon, 1991
Rac. 62 Stato.
CAP.628100.RR ITALIA – Piattaforma Italia.
Rac. 63 Regole.
CAP.636010.RR Codice Edile Nazionale.
CAP.636025.RR Catasto e risparmio energetico negli edifici, bonus 110%
Rac. 65 Attivià pubblica.
Cap. 653 – Azione popolare: Disegni di legge, Petizioni, Istanze, Referendum.
Azione 3 Culturale – L’insegnamento nelle scuole dell’obbligo delle discipline legate all’ambiente e alla difesa del territorio diventa essenziale, questo significa che nella scuola dell’obbligo bisogna programmare una serie di corsi specifici fatti da esperti (universitari o professionisti) per tutte quelle conoscenze che non sono previste nei vari programmi scolastici. Si può considerare una buona scelta la diffusione di tutte le conoscenze, azioni sociali e politiche indicate nella tabella 3, vedere CAP.730010.RP Riassunto e presentazione libro GET, 02-12-2021.
Interconnessioni – Gli studenti sono invitati a connettersi spedire le petizioni al Senato e alla Camera ai seguenti indirizzi di posta elettronica: petizione@senato.it assegnazioni@camera.it
Responsabili – Gli studenti delle scuole superiore di secondo grado e universitari, i dipartimenti universitari devono diventare i gestori di questa iniziativa, nominando un gruppo di esperti.
CAP.812010.RR Connessioni studenti scuole superiori di secondo grado.
CAP.814010.RR Connessioni studenti universitari.
CAP.808010.RR Connessioni gruppi, categorie sociali e cittadini.
Note 1 – Ricerca Responsabili per azioni riportate nel CAP.738100.D Azione popolare GET2021, 23-11-21.
Per altre informazioni e per partecipare scrivere al sito: www.get2021.it get2048@gmail.com
Get, 15 giugno 2021 – 1^ revisione 20230123 –